giovedì 22 giugno 2017

Sentire una descrizione

In Scrivere a ritmo di musica ho già riflettuto su come la colonna sonora cambia il ritmo della scrittura. E su come i suoni dell'ambiente siano, a loro volta, una specie di canzone che ti accompagna sempre.

Di solito li ignori. Non ti rendi conto di quanto sei circondato di rumori. Anche quando pensi di stare in un posto tranquillo, in silenzio. Magari a leggere o scrivere. Con il ticchettio della tastiera sotto le tue dita, o il fruscio delle pagine, lo scricchiolio della sedia mentre cambi posizione, un lieve sospiro che ti sfugge. Il ronzio discreto del climatizzatore, e quello ancor più impercettibile della ventola del pc. Lo scorrere della penna sul foglio, hai mai provato ad ascoltarlo? Senza dimenticare il tuo respiro, e il battito del tuo cuore. Se sei davvero in un posto tranquillo, uno che definiresti silenzioso, forse riuscirai a sentirlo.

E tutto questo ammettendo di non avere una finestra aperta su una strada trafficata, o su un bucolico angolo di mondo come capita a me mentre scrivo queste righe. C'è così tanto da ascoltare, là fuori.

Eppure, quando si parla di descrizioni, si pensa sempre a un'immagine. Lo stesso verbo "immaginare" si riferisce a qualcosa che si può vedere, anche se solo nella propria testa. Al livello della consapevolezza, gli occhi la fanno da padrone. E lo scrivere è un gesto consapevole: puoi percepire un suono o un profumo senza rendertene conto, ma affinché lo percepisca un personaggio, e dunque anche il lettore, devi scegliere volontariamente di tracciarne il ricordo a parole.

Ora, prova a rileggere una descrizione che hai scritto, o una di quelle che trovi nel libro che ti accompagna in questi giorni. Cerca di contare quante sono le frasi in cui puoi vedere la descrizione, e quante quelle in cui puoi sentirla.

Sentire è un verbo generico, e ammetto che potendo, gli andrebbe sempre preferito un suo sinonimo più specifico, ma fin dai tempi del concorso Blusubianco ho notato questo: sentire può essere riferito a uno qualunque dei restanti quattro sensi, con la totale esclusione della la vista. Puoi sentire una melodia, una carezza, il sapore di un dolce, la brezza di sale dell'oceano. Ma non puoi sentire nulla con gli occhi.

Perciò questa è la mia esortazione: la prossima volta che ti trovi a descrivere un ambiente, o a muovere i tuoi personaggi in esso, non limitarti a immaginarlo. Fai il buio. Chiudi idealmente gli occhi, escludendo tutto ciò che puoi vedere della scena nella tua testa. Sentila.

La tua capacità descrittiva, la tua abilità di coinvolgere il lettore e immergerlo nella storia ne gioverà, promesso!

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