sabato 12 maggio 2018

Rorido

Il termine di oggi è il parente aulico di "rugiadoso". E secondo me, anche se quest'ultimo è immediatamente comprensibile a intuito pure per chi non l'ha mai sentito prima, la parola qui sotto suona decisamente meglio.

Rorido [rò-ri-do] agg. lett. Bagnato di rugiada; estens. umido, madido di sudore.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Rugiada per me è come dire prati e fiori, che è come dire driadi, che è come dire Lily Selvanima. È inutile, non posso farci niente: sempre da lei capito, con questo tipo di parole!


Quando Lily entrò, il dottor Emiliano Carrari stava guardando l'orologio.
– So che sono in ritardo, mi dispiace! Sono stata... trattenuta. – La ragazza aveva i capelli roridi e la suola delle scarpe bordata di fango; a un'occhiata dello psicologo, scovò e tolse una fogliolina dalle ciocche rosse.
Si sedette al solito posto e, come al solito, non seppe come iniziare. Non sapeva come dirgli che pensava di non aver più bisogno di quelle sedute.
– Nulla di brutto, spero – esordì lo psicologo.
Lily scosse la testa. – Oh, no, no! Tutto il contrario. – Lily accarezzò il disegno delle tre rose sul dorso della mano sinistra.
– Ne vuole parlare?
La ragazza arrossì e sbirciò la parete di fondo. – È che... è complicato. – Oltre quel muro si trovava lo studio del dottor Saverio Carrari, il suo Mirto, che probabilmente stava iniziando la seduta con uno dei suoi piccoli pazienti. Lily si augurò che avesse avuto più tempo di lei per tornare a casa a ricomporsi. Lei era riuscita solo a rinfrescarsi e a cambiarsi d'abito.
Sentì a malapena la domanda, assorta nelle reminiscenze della notte scorsa. – E pensa di essere pronta per qualcosa di complicato?
– Sì...
Di solito andavano nel bosco per fare cose da driadi, far crescere le foglie, respirare il sole o assaporare la vita da dentro la scorza di una corteccia, ma quella notte... quella notte era stata l'esperienza più umana che Lily avesse mai condiviso con lui. Anche se, essendo entrambi chi erano, non era stata completamente, del tutto, solo umana.
– Chissà a quante nuove specie abbiamo dato vita, stanotte – le aveva sussurrato Mirto, accarezzandole la fronte tra l'erba e i fiori roridi. La rugiada aveva reso i colori più vivi, l'azzurro più intenso, il giallo più luminoso, il verde più brillante, il rosso che quasi ardeva tra le gocce. Lily gli sorrise.
La pace languida del mattino era finita bruscamente quando lei si era accorta che era tardi. Insieme, come una coppia qualsiasi, si erano alzati e avevano cercato gli indumenti mancanti.

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