giovedì 1 giugno 2017

Cassiopea! Guarda che ore sono! - Chimera

Oggi ospito un racconto della misteriosa Chimera, ispirato dall'esercizio Fantasia astratta.
Chimera è al suo debutto non solo su queste pagine, ma sull'intera rete. Perciò, se vuoi leggere qualcosa che ha scritto, la trovi solo qui.
Che altro dire, che adoro le sue esclamazioni... stellari? Ma ora basta, lascio spazio a lei e al suo ricordo astratto:


Quando ero bambina in cima alle scale che portano alla mansarda c'era una corridoio tappezzato di vecchi quadri.
Erano strani e indecifrabili, talvolta inquietanti in quell'angolo in ombra... ma a perdersi tra le linee, i cerchi e i colori improponibili che portavano ti apriva uno spettacolo di somiglianze contorte... ricordo un quadro lungo con curve e spigoli... lì vedevo un treno che arrivava in città... se non fosse che era per metà fuso con la città... e le persone dov'erano? Ma certo dietro a quei quadrati arancioni che sembrano finestre! O in quel tunnel lì in basso... e cosa ci faceva un'enorme temperamatite lassù in alto?
E qui? Perché quell'uomo blu è così spaventato? Sarà per quel mostro marrone che cola dal soffitto?
E lì? È una spada quella? Non ha la punta... non penso farà così male messa così! Ma no! È posata su dei tessuti non può essere una spada... forse è un oggetto che usa il sarto... mah... Cassiopea! Guarda che ore sono! Si mangia!

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