sabato 29 aprile 2017

Egida

Oggi ti presento un'altra parola derivata dalla mitologia, argomento che mi ha sempre appassionato e che spesso entra a far parte delle storie che scrivo. Interessante anche l'origine etimologica del nome, che può derivare sia da "turbine, bufera", che da "pelle caprina".

Egida [è-gi-da] s.f. 1. Mitico scudo di Zeus (o Giove) e di Atena (o Minerva). 2. fig. Protezione, riparo. Patronato.

Shield, di housegirl_photos, licenza Creative Commons BY-SA 2.0. Immagine ritagliata e modificata con l'aggiunta di scritte.


Cercando un modo di mettere nello stesso testo entrambi i significati, letterale e metaforico, mi sono ricordata di una storia in cui c'è un personaggio che ho chiamato Atena. Personaggio che non compare mai, ma la coincidenza è stata sufficiente per farmi tornare in mente quella vicenda e sceglierla per il brano di esempio.


La convivenza sarà più difficile del previsto. Lo penso guardandoli dalla soglia della biblioteca, aggrappata allo stipite per impedirmi di fare qualcosa.
Il mio primo istinto è di difendere le mie figlie. Con ogni mezzo. Anche quando sono indifendibili.
Le maniche del vestito azzurro di Luna pendono sulle sue braccia, le cuciture strappate. Non vedo ferite su di lei, ma lo sento, il turbine di rabbia che la circonda. Ha increspature elettriche e un sapore amaro. Non mi aveva mai disobbedito prima.
Rugiada mi fissa a occhi spalancati, il respiro in affanno. So, senza bisogno che me lo dica, che ha cercato di fermarla.
Guardo i miei nipoti e ricordo a me stessa che sono giovani e che hanno appena perso tutto ciò che conoscevano per andare a vivere con dei perfetti estranei. Chris sorregge la sorella e mordicchia il labbro inferiore. La sua aura è pulita.
Lara stringe il braccio destro e fissa Luna con astio. Difficile che sappia cosa le ha fatto, ma deve averla sentita, la scossa. La circonda un'oscurità simile a nubi in tempesta, che mia figlia tiene al guinzaglio.
– Annullalo – le intimo in un sibilo. Attendo che Luna porga le sue scuse a Lara, le osservo stringersi la mano controvoglia, e l'aura di mia nipote si schiarisce come un cielo terso dopo una bufera.
Prendo dalla libreria una foto dei miei nipoti e la porto alla cassettiera. La poso accanto alle nostre, sotto l'egida appesa alla parete: uno scudo rotondo, percorso da decorazioni serpentine e intrecciate che Atena ha incantato per noi.
– Prendo Chris e Lara sotto la mia egida. Da questo momento in poi in questa casa non sarà fatto loro del male.
Una semplice magia di protezione, ma avrebbe evitato altri incidenti.
Congedo Chris e Lara. Lei lascia la stanza gongolando: non le ho chiesto di scusarsi con mia figlia. Suppongo lo consideri una vittoria. Ma lei non ha passato il segno.
Quando sono usciti, fisso le ragazze. – Una maledizione. Sul serio, Luna? Non ti ho insegnato a stare alla larga da certe cose?

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