sabato 22 aprile 2017

Drusa

Per la Giornata della Terra, ho scelto una parola che viene dalla terra.

Drusa [drù-sa] s.f. miner. Aggruppamento di cristalli su una matrice comune.

Gems VI, di fdecomite, licenza Creative Commons 2.0. Immagine modificata con l'aggiunta di scritte.


C'è una lunga tradizione di cristalli o pietre azzurre nelle storie fantasy, e io non sono da meno. Probabilmente perché il blu ha una frequenza maggiore nello spettro della luce visibile rispetto a rosso e giallo, e dunque l'idea che le pietre azzurre siano magiche ha almeno una parvenza di fondamento pseudo-scientifico. O forse perché il blu è un colore che piace a molti. E dunque, anche a molti scrittori (seppure il mio preferito sia il verde).


La pietra era la cosa più bella che Tàlyos avesse mai visto. Una drusa di venti centimetri, larga circa la metà, su una roccia grigia che un geologo avrebbe saputo identificare meglio di lui. Al di sopra, un'esplosione di cristalli blu proiettati in più direzioni davano vita a città di torri traslucide, miniature di montagne frastagliate e spettacolari raggi di luce bloccati per sempre in forma solida.
– Vedo che hai già conosciuto la nostra creatura! – interloquì il rettore, giunto alle sue spalle. – Il professore non ha voluto dirci dove l'ha trovata, ma sostiene di poterne procurare altre. Non l'avremmo scoperta se non avesse speso tutto ciò che aveva per studiarne il potenziale. Ci lavora da anni, ma solo il mese scorso, per necessità, si è rivolto a noi.
– Potenziale? – Tàlyos raddrizzò la schiena. Il cristallo nella teca era bellissimo, certo, un pezzo da museo. Ma nulla di più ai suoi occhi.
– Quello che stai guardando è il futuro, ragazzo mio! – gracchiò una voce dall'altra stanza.
– Professore, che cosa le ho detto? – fece il rettore, e dall'altra stanza rispose un grugnito.
– Potenziale, dicevo. – Il rettore accompagnò Tàlyos al tavolo dov'erano disposti alcuni frammenti della drusa. Uno era collegato con dei morsetti a un macchinario. – Come fonte di energia pulita e illimitata. Con gli idrocarburi in esaurimento, ogni Accademia del mondo è impegnata nella corsa alla ricerca di un'alternativa. A Varelya stanno effettuando test su maree e ghiaccio. – Il rettore non nascose una punta di sarcasmo. – A sud si dice che siano molto vicini a imbrigliare l'energia del sole. Ma non importa. Noi adesso abbiamo il cristallo, e dunque l'Imperiale Accademia di Calidona arriverà per prima. Allora, pronto a diventare famoso?
Il rettore attese che Tàlyos desse il suo consenso e firmasse tutti i documenti. Solo al termine si rivolse all'uomo nell'altra stanza: – Può venire fuori ora, professore. Glielo avevo detto che le avrei trovato un assistente, se solo non l'avesse vista!

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