giovedì 27 aprile 2017

Dall'immagine alle parole

Una foto è un istante cristallizzato nel tempo. Un attimo divenuto eterno presente: immutabile e isolato, senza prima né dopo.
Tutto quello che c'è da vedere è davanti ai tuoi occhi, e chiunque guardi l'immagine può farlo alla sua maniera. Scegliere uno sguardo d'insieme, fissarsi su un particolare, spaziare da destra a sinistra o dall'alto in basso.

Un testo, invece, è una sequenza di parole e frasi che vanno necessariamente lette in ordine per comprenderle. Nella trasposizione dall'immagine alle parole, l'autore sceglie su quali dettagli, e in quale ordine, focalizzare lo sguardo del lettore. E grazie all'immaginazione può descrivere il passato e il presente, far riprendere a scorrere il tempo bloccato dalla foto.

Lunedì ti ho lasciato con un esercizio: scegli una foto, osservala e scrivi un breve testo. Ci sono molti modi di svolgerlo, io posso suggerirtene due.
Puoi concentrarti sul contenuto dell'immagine, e avrai una descrizione.
Puoi concentrarti sugli eventi che hanno condotto a quell'immagine (o a quelli successivi), e avrai una storia.


Descrizione

Una descrizione efficace, a mio avviso, è quella che non si limita a elencare oggetti, caratteristiche del paesaggio o delle persone ritratte. Piuttosto, è al servizio di un tema che emerge, mai esplicitamente rivelato, dalla scelta dei dettagli e della loro sequenza. Prendi l'immagine che ho scelto come sfondo per l'esercizio:

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.
 

La descrizione sarà estremamente diversa se si sceglie di parlare dell'avventura e dell'eccitazione per un viaggio ancora da fare (la mappa, antica come quella di un esploratore di secoli fa, è stesa di fronte ai miei occhi assieme a un taccuino dalle pagine bianche. Dove andrò? Calo il mio tris di Polaroid. Il Big Ben e l'inconfondibile sagoma di ponte, affascinante nei toni del seppia, come fosse avvolto dalla nebbia: Londra, hai vinto tu) oppure di nostalgia per un viaggio concluso, o che mai si farà (vecchie foto sbiadite di una polaroid senza più rullini, ormai consumate come le memorie di un viaggio/il quadernetto muto, e la matita lunga. Ho appoggiato gli occhiali sulla mappa: non c'è niente da scrivere, né da vedere).
Giusto qualche esempio per dimostrarti come una descrizione non è neutra, ma racconta essa stessa un tema o una storia.


Storia

Se hai scelto di usare l'immagine per raccontare una storia, il mio suggerimento è: cerca un conflitto. Può essere tra due o più personaggi, oppure in uno solo, in una lotta interiore con sé stesso.
Riprendendo l'immagine d'esempio qui sopra, puoi immaginare una coppia che prepara i bagagli, ma ognuno dei due vuole partire per una meta diversa. Oppure, uno dei due vuole viaggiare, l'altro cerca di convincerlo a restare.
Nel caso di un solo personaggio che sta riflettendo, potrebbe essere un giornalista che per lavoro deve spostarsi in luoghi pericolosi, di guerra, ed è sia affascinato che spaventato dall'esperienza che sta per fare. O ancora, deve lasciarsi qualcuno alle spalle, un familiare che ha bisogno di lui, ed è dunque costretto a scegliere tra il dovere e la propria ambizione.

Le possibilità sono infinite, ma laddove c'è un conflitto, c'è sempre una storia da raccontare.

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