sabato 18 marzo 2017

Vessare

Era da tanto che cercavo un altro verbo, e finalmente eccolo qui!

Vessare [ves-sà-re] v.tr. Maltrattare, opprimere, tormentare qualcuno.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Questo è un verbo abbastanza generico da adattarsi a molte situazioni, ma a me ne è venuta in mente una in particolare.


– E ora... l'acqua lustrale serve a purificare la superficie, poscia si dovrà porre colui o colei che si ritiene posseduto davanti allo specchio... – Vivienne alzò gli occhi dal libro, intinse il panno nel liquido e lo passò sul suo riflesso. Le volute dell'incenso le avvolsero la manica della camicetta e quando ritirò il braccio il miasma speziato raggiunse le sue narici. Vivienne tossì e si chinò sulle pagine. – Non so nemmeno perché lo faccio.
– Cosa?
– Tutto questo. Dio, mi sento così stupida. – Vivienne aggrottò la fronte, cercando di decifrare la calligrafia disordinata di quel tomo muffito. – La magia esiste solo nei libri. Non succederà niente, già lo so.
– Se lo avessi fatto da sola, no. Non sarebbe successo nulla. Ma fortunatamente, tu hai me.
Vivienne alzò gli occhi e si girò verso lo specchio. Quella che la fissava non era la sua immagine, bensì il volto di una donna pallida dai boccoli neri e le labbra rosse che le ricordò la Biancaneve delle favole. Ma il paragone terminava lì, perché Biancaneve non avrebbe mai indossato un abito nero dalla scollatura profonda e un bustino tanto stretto da mettere in evidenza il seno.
Vivienne arrossì e distolse lo sguardo.
– Volevi parlare con me? – chiese la donna nello specchio. Persino la sua voce era sensuale.
Vivienne annuì. – Più che altro, capire che cosa sta succedendo. Sei stata tu a... che cos'hai fatto ieri, perché, rischio di venir licenziata! E Mark... – Vivienne si coprì il volto con le mani. – Mark di sicuro ora mi odia. Perché mi stai vessando, devi andartene!
– Tu accusi me di vessazione. – La voce oltre lo specchio era divertita. – Ma non erano forse quelle scimmiette ignoranti le creature che ti stavano vessando? Mia cara, io le ho soltanto punite per te!
– Si chiamano studenti! – sbottò Vivienne. Sfogliò il libro. – Ora basta. Se non vuoi andartene da sola, troverò io un bell'esorcismo.
– Oh, no. Non sarà così facile liberarti di me. Ho ancora tante belle cose da farti fare...

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