sabato 3 dicembre 2016

Elisio

Ho una predilezione per la mitologia, che spesso inserisco nei miei racconti. Così non potevo esimermi, arrivata alla E, di pensare a questa parola.

Elisio [e-lì-sio] agg., s. (pl. m. -si) 1. agg. lett. Dell'Elisio. 2. s.m. (iniziale maiusc.) Nella mitologia greca e romana, giardino di delizie dove dimorano dopo la morte gli uomini che sono stati pari agli dei, detto anche Campi Elisi o Elisi.

Immagine liberamente disponibile su Pexels sotto licenza Creative Commons Zero.


Non è stato difficile immaginare a quali personaggi affidare questo frammento di racconto, visto che già c'era un riferimento, nella loro storia, a una figura mitologica greca, quella della driade.


Quando Lily sprofondava nella terra, non era più Lily. La sua consapevolezza, o il suo spirito, metteva radici, si espandeva, si diffondeva come acqua nel terreno, saliva con la linfa nei tronchi, fioriva nelle gemme. Sentiva file di formiche percorrerle la corteccia, i ragni tessere le loro tele tra i rami, il calore del sole sulle sue foglie. Più sotto, in profondità, cercava i semi, li accarezzava, e quando si schiudevano come forzieri, si intrecciava alla neonata piantina per aiutarla a crescere, rapida, più rapida.
Sempre, nel tornare nel suo corpo, si sentiva limitata, piccola, stretta. Eppure non era sempre stato così. C’era stato un tempo in cui ne aveva avuto paura, in cui nemmeno conosceva la parola Driade.
Di fronte a lei, oltre il cerchio di fiori che profumava la radura, Mirto Saverio Carrari ebbe un fremito e Lily capì che anche lui era tornato.
– Mi chiedo se esista davvero l’Elisio – mormorò Mirto, a occhi chiusi.
Lily sollevò le mani affondate nel terreno e le strofinò tra loro. – Elisio? – gli chiese.
– Sì. Il paradiso degli eroi dell’antica Grecia. – Mirto aprì gli occhi e li rivolse al cerchio variopinto di gigli, rose, tulipani e gerbere attorno a Lily. – Sai, pare fosse un giardino.
– Tu e i tuoi vecchi miti greci… – Lily scosse la testa.
Mirto avanzò a piedi nudi e superò la fila di fiori davanti a sé senza calpestarli. – Non denigrarli. I miei vecchi miti greci ti hanno aiutato con quel tuo problema, ricordi? Non sei pazza.
– Già. Non sono pazza – ripeté Lily, mentre Mirto si inginocchiava di fronte a lei. – In ogni caso, non ho voglia di morire per scoprire se esista davvero.
– Non credo ce ne sarà bisogno – ribatté Mirto con un sorriso. Le afferrò le mani, accarezzò col pollice il marchio delle tre rose che li accomunava e si protese a pretendere il suo assaggio di Elisio.

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